“Data is the new oil” è una frase che si sente spesso ma, pensandoci bene, non del tutto corretta. Un barile di petrolio si può conservare, ma può essere usato una volta sola dallo stesso proprietario. I dati, invece, invecchiano velocemente, ma non si consumano e possono essere condivisi e utilizzati più volte da diversi utenti. Spesso vengono invece stoccati in silos chiusi, in attesa di trovare loro uno scopo (oltre l’80% dei dati raccolti non viene usato) o peggio, “trattenuti” da pochissime Big Tech, che da subito hanno intuito il loro valore. Questo impedisce quindi uno sfruttamento più virtuoso e sistemico dei dati, che potrebbero essere un volano per l’innovazione di tutte le aziende, grandi e piccole e per il rilancio dell'economia.
Come rendere i dati più accessibili? Quale ruolo dovrebbero giocare le istituzioni? Quali i casi di successo da cui trarre spunto?
In questo incontro organizzato in collaborazione con Egea, i partecipanti avranno modo di confrontarsi con Viktor Mayer-Schönberger, professore all’Università di Oxford, già consigliere di Angela Merkel e autore di “Fuori i dati!”: Rompere i monopoli sulle informazioni per rilanciare il progresso" (Egea, 2021). Nel suo ultimo libro l'autore propone una tesi dirompente: per rilanciare il progresso è necessario rompere i monopoli sulle informazioni e mettere fine alla protezione dei dati, superando il GDPR e costruendo modelli basati su un uso condiviso e più razionale dei dati.  
In particolare, si concentrerà su:

• questione di dimensioni: liberalizzare i dati delle digital superstars (Big Tech) e renderli accessibili a tutte le imprese per rilanciare l'economia
• utilizzo migliore dei dati: raccogliere solo quelli che servono, di qualità superiore e con una tassonomia condivisa
• il "Data Theatre" europeo: dal regolamento  GDPR sulla protezione dei dati, al regolamento sull’uso dei dati
• business case di successo