Con il perdurare della guerra in Ucraina, i confini dei territori contesi sono stati messi in discussione tanto quanto gli equilibri di potere tra Stati. Il modello occidentale stesso, nel suo complesso, sembra essere entrato in crisi. La “deglobalizzazione”, infatti, non solo in termini economici, ma anche geopolitici, vede il declino del neoliberismo e le difficoltà degli Stati Uniti nel preservare l’ordine mondiale e mantenere le proprie posizioni nel mondo. D’altra parte, la Cina disegna nuove piattaforme multilaterali per forgiare un sistema internazionale alternativo a quello a guida americana.

Per quanto ancora gli Stati Uniti saranno in grado di garantire la sicurezza europea e quella mondiale? Che ruolo ricopre la Cina nella crisi ucraina? E l’Italia che posto occupa nella “deglobalizzazione” geopolitica?

In questo incontro i partecipanti potranno confrontarsi con Lucio Caracciolo, Direttore di Limes, per comprendere gli andamenti della guerra, tra le minacce russe di ricorso all’arma nucleare, le promesse di una controffensiva ucraina e il ruolo della Cina nel conflitto. Inoltre, saranno discusse le conseguenze della deglobalizzazione, sia da un punto di vista economico, sia per il continente europeo e per l’Italia stessa. Infine, particolare attenzione sarà data allo stivale italiano, geopoliticamente isolato sia in Europa, sia dalle maggiori potenze mondiali.

• il dialogo tra Stati Uniti e Cina sull’Ucraina
• le conseguenze dell’andamento militare del conflitto in Ucraina
• la deglobalizzazione economica, europea e italiana
• l’isolamento italiano in Europa e nel mondo: europei, americani e cinesi non guardano al Bel Paese.