L’incontro darà ai partecipanti l’occasione di scoprire dall’interno il funzionamento di due centrali idroelettriche storiche della Lombardia e di approfondire temi legati alla sostenibilità e alle sfide della produzione energetica.

Il primo stabilimento ad essere visitato sarà la Centrale Edison “Angelo Bertini”, la prima centrale idroelettrica del gruppo Edison e una delle più antiche d’Italia. Quando fu inaugurata, nel settembre del 1898, stabilì una serie di record tecnologici: era il più grande impianto elettrico d’Europa e tra i primi al mondo (secondo solo a quello delle cascate del Niagara).

Nel corso della visita i partecipanti avranno modo di visitare anche il museo che ricostruisce la storia dei tre impianti (Semenza, Bertini e Esterle) lungo le rive dell’Adda, visionando documenti storici e foto d'epoca.

A seguire i partecipanti avranno l’opportunità di visitare l’impianto idroelettrico Edison “Carlo Esterle” che servì a potenziare la fornitura della Bertini. La Centrale Esterle rappresenta una straordinaria unione di eccellenza tecnologica e archeologia industriale: ideata nel 1906, fu realizzata in soli otto anni, entrò in servizio nel maggio 1914 e da allora non si è mai fermata. È stata ammodernata e migliorata a più riprese cosicché, per tecnologia, affidabilità e rendimento, è oggi un impianto all’avanguardia. Tuttavia, è notevole che tutti questi interventi siano stati condotti nel pieno rispetto delle forme originali. La centrale Esterle è, infatti, particolarmente nota per la sua bellezza. È costruita in stile eclettico lombardo: le imponenti vetrate goticheggianti l’hanno resa famosa e più simile ad una villa che ad un fabbricato industriale. 

L’incontro offrirà ai partecipanti l’opportunità di visitare un luogo in cui arte, innovazione e tecnologia si fondono, per toccare con mano le sfide e le soluzioni del futuro dell’energia, tema sempre più cruciale nel contesto attuale.